RECENSIONE A "IL PICCOLO NEGOZIO DELLA FELICITÀ HYGGE".
Autrice: Rosie Blake.
Editore: Newton
Compton Editori.
Data uscita: 2 novembre 2017.
Prezzo ebook: 4,99 euro – cartaceo: 10,00 euro.
N. pagine: 254.
Link per l'acquisto: Il piccolo negozio della felicità hygge.
Sinossi: L'hygge mania diventa un imperdibile romanzo
È autunno nella
cittadina di Yulethorpe, e una pioggerella gelata scende da giorni. A rendere
ancora più tristi gli animi arriva la notizia che l’ultima bottega del centro,
l’adorabile negozietto di giocattoli della signora Louisa, sta per chiudere i
battenti. Per Yulethorpe sarà un inverno più gelido del solito, ma la speranza
ha il volto di un angelo biondo di nome Clara Kristensen. In paese per una
vacanza, la ragazza è il ritratto della salute e della felicità. In lei tutto è
hygge, come dicono i danesi: è allegra, solare, con un senso profondo della
famiglia, ama le candele profumate, i bambini, i cani e i libri. Clara si
rimbocca le maniche e rivoluziona il negozio, trasformandolo in un luogo magico
e accogliente. In mezzo all’entusiasmo che ha contagiato grandi e piccini,
però, salta fuori Joe. È il figlio della proprietaria, un tipo tutto business,
sposato con il suo smartphone, e teme che quella di Clara sia una manovra per
mettere le mani sugli affari della madre. Del resto, nessuno si darebbe tanto
da fare solo per restituire il sorriso ai bambini, no? Tra esilaranti malintesi
e scontri all’ultimo fendente, riuscirà Clara, con i suoi occhi azzurri e i
modi scandinavi, a convincere lo scostante e ruvido Joe che il segreto della
felicità non è il denaro?
L’hygge è la ricetta per la felicità:
prepara una cioccolata calda, ritagliati uno spazio tutto per te e goditi la
lettura!
Il romanzo romantico e divertente
sulla hygge mania
Hanno scritto dei romanzi di Rosie
Blake:
«Divertente e ben
scritto.»
Heat
«Semplicemente
stupendo.»
Fabulous magazine
«Un romanzo che scalda
e mette allegria.»
Hello
Recensione: Devo
ammettere di non essere una persona molto social e per questo mi era sfuggita
la parola “hygge”, che ho scoperto essere una delle parole più di tendenza dell’anno,
tanto da essere stata inserita nell’Oxford Dictionary tra le parole dell’anno,
prima addirittura della parola “Brexit”. Mi sono dovuta quindi documentare, perché
se è vero che non sono particolarmente social, curiosa lo sono fin troppo, ed è
così che la hygge mania ha acquistato una forma anche nella mia mente. Cos’è l’hygge?
Secondo Clara, la protagonista di questo romanzo, hygge è una parola danese che
non trova traduzione in altre lingue, ma è legata a tutto quello che ha il
sapore dell’intimo, della rilassatezza, del ritorno agli affetti, della
capacità di godere delle cose semplici, come una cena preparata in casa, un’atmosfera
a lume di candela, la lettura di un buon libro, una borsa calda sotto le
coperte d’inverno, lo scoppiettio del fuoco nel caminetto.
Già questa descrizione
mi ha aiutata a capire perché l’hygge sia tanto di moda (basti pensare all’Inghilterra,
che dopo la Brexit, sembra desiderare un ritorno alla privata e ritirata, quasi
volesse chiamarsi fuori dai problemi del mondo). La verità è che l’hygge
proviene da uno di quei paesi, la Danimarca, che hanno un sistema di welfare
molto forte e questo fa sì che i danesi non debbano preoccuparsi delle loro
necessità di base, che trovano risposte adeguate dallo Stato, e possono quindi
dedicare il loro tempo ad altre attività. La stessa Clara dice che in Danimarca
le gante lavora ventiquattro ore a settimana, fate voi il conto.
Perché questo lungo
cappello? Semplice, solo per chiarire che in questo romanzo, in fondo, il
concetto hygge non c’entra, o meglio, c’entra fino a un certo punto. Questa è
la storia di Clara, una ragazza danese che arriva in un piccolo paesino inglese
che sta perdendo vitalità, si sta ingrigendo. Forse il caso, forse qualcosa di
più, spinge la nostra protagonista a rimanere, pur non avendolo programmato, e
a custodire l’appartamento e il negozio di giocattoli di Louise, una delle
donne più eccentriche che io abbia mai incontrato, la quale si trova immersa in
una crisi che la indurrà ad allontanarsi per godersi un lungo periodo di
vacanza. Clara si affeziona, Clara ci tiene, Clara ci investe. Si affeziona
alle persone, ai bambini, tiene al suo nuovo lavoro, lo cura, investe in idee,
fatica, creatività. Clara aggiunge del suo e lo fa così bene da riportare la
luce e la vita in un posto che stava morendo, ma lo fa in un modo così semplice
che Joe, il figlio super impegnato e schiavo del suo lavoro nella City, inizia
a sospettare di lei.
Il rapporto tra Clara
e Joe inizia già complicato, loro sono agli antipodi, ma mentre lei prova a
hyggetizzare lui, lui cerca di sabotare lei con la scusa di avere a cuore gli
interessi di sua madre. Possono due persone tanto diverse trovare un punto di
incontro? Ma sono veramente così tanto diverse?
Lo scoprirete
leggendo, scoprendo le loro storie, il loro passato, le loro aspirazioni. Tra
schermaglie, mal di testa, candele accese, piccole attenzioni, qualche gelosia,
sboccerà un amore nuovo, vero. Ed ecco perché l’hygge in fondo non c’entra,
perché Clara non è felice perché è hyggeling, non lo è finché non scoprirà
quale sarà il posto da chiamare di nuovo casa e quel posto è, inevitabilmente,
dove c’è l’amore.
Bravissima Rosie Blake
per aver intrecciato una trama non scontata, piena di sentimento, sincera, con
personaggi veri, anche se un po’ particolari, persone alle quali si fa fatica a
non affezionarsi. Alla fine ha ragione Lady CaCa: «Tu non puoi reggere la
verità».
Buona lettura a tutti!
Voto: 4/5.
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