Recensione "Petrademone" di Manlio Castagna


Quando arriva a Petrademone, la tenuta fra i monti in cui gli zii allevano border collie, Frida è chiusa in un bozzolo di dolore. Ha perso entrambi i genitori e l’unica cosa che le rimane di loro sono brandelli di ricordi in una scatola. Ma in quello che potrebbe essere il posto ideale dove guarire le ferite dell’anima, qualcosa striscia nell’ombra sotto la grande quercia. I cani della zona spariscono senza un guaito, come se un abisso li avesse ingoiati. La zia, colpita da una malattia inspiegabile, rivela a Frida un importante segreto di famiglia. Insieme ai suoi tre nuovi amici e altri improbabili alleati, la ragazza si ritrova così a indagare fra strani individui che parlano al contrario o per enigmi, un misterioso Libro delle Porte e creature uscite da filastrocche horror. Nessuno è chi sembra o pensa di essere, i poteri si rivelano, i mondi paralleli si toccano. La nebbia si alza densa a Petrademone e, per Frida, Tommy, Gerico e Miriam comincia l’Avventura, quella che cambierà le loro vite per sempre.


"Frida, per la prima volta dopo mesi, sentì che il suo dolore era in sintonia con quello di altre persone. Che la sofferenza si può manifestare nella vita di chiunque. Sotto forme diverse."

Frida, la protagonista di questo libro, arriva nella tenuta di suo zio a Petrademone devastata e lacerata dal dolore per la perdita dei genitori.
Per un tempo si sentirà sola in quell'enorme tenuta, ma dopo stringerá una splendida amicizia con Gerico e Tommy, rafforzata dalla misteriosa scomparsa di Pipirit, il cane dei gemelli come i cani di Petrademone.
Inizierà per loro un lungo viaggio alla scoperta del Libro delle Porte.

Magia, esseri vuoti, porte, specchi: nello splendido esordio di Manlio Castagna non manca davvero nulla.
Petrademone mi ha ricordato le meravigliose storie che amavo quando ero piccola, Coraline e la porta magica e il celebre Il mago di Oz, il libro preferito della stessa Frida.

Un mondo magico, quello descritto dall'autore, un mondo che è difficile non amare.

Frida è stato il mio personaggio preferito in assoluto, con la sua forza e il suo coraggio.

La penna di Manlio Castagna è geniale e questo libro è stato una boccata d'aria dopo l'apnea. Non ho solo amato questa storia. L'ho respirata, mi è entrata nella testa e nel cuore.
Dopo un inizio un po' lento, la storia decolla e vi renderete conto di averlo finito senza accorgervene. 

Lo stile scorrevole indirizza questa serie non solo ad un pubblico di lettori molto giovani, ma può essere apprezzato anche dagli adulti che vedranno in Petrademone un'ottima compagnia. 

Un libro delicato, proprio come Frida, ma anche forte.
Non vedo l'ora di continuare a leggere la storia di Frida, di Miriam, Gerico e Tommy, come non vedo l'ora di tornare a Petrademone.



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