Recensione in anteprima "Vittima innocente" di Winnie M Lee



Titolo: Vittima innocente 
Autore: Winnie M Lee
Editore: Newton Compton
Data d’uscita: 28 Febbraio 2019
N. pagine: 384
Prezzo cartaceo: 9,90
Link d’acquisto: Vittima innocente




Vivian è una ragazza di origini taiwanesi che vive a Londra e fugge ogni volta che può dal caos cittadino per viaggiare. Johnny è un quindicenne irlandese con un passato difficile, che vive ai margini della società. È cresciuto in una famiglia dove il crimine è all'ordine del giorno e la forza l'unico modo di relazionarsi. Vivian adora esplorare i paesi sconosciuti, ammirando i panorami e le culture diverse. È giovane ed è abituata a cavarsela da sola. Ma tutto cambia quando, in un luminoso pomeriggio primaverile a West Belfast, la strada di Vivian incrocia quella di Johnny e il loro incontro culmina in un orribile atto di violenza. Dopo il terribile episodio, le vite di Johnny e Vivian non saranno mai più le stesse. Perché le conseguenze di quello che è successo avranno ripercussioni negli anni a venire. Ci sono attimi oscuri e incontri fortuiti che plasmano in modo irrevocabile la forma delle nostre vite.

Adesso mi trovo su questo lato del crepaccio, e cerco in ogni modo di mettere in guardia la me stessa di qualche anno fa dalla persona che la segue furtivamente nascondendosi tra i cespugli e gli alberi alle sue spalle. "Ferma!", vorrei gridare. "Non ne vale la pena! Lascia perdere quel sentiero e torna a casa". Ma in ogni caso non mi darebbe ascolto. 


New Jersey. Vivian, ragazza di origini taiwanesi, dopo la laurea ad Harvard decide di trasferirsi a Londra per lavorare nel mondo del cinema e dello spettacolo come produttrice. Fin da subito l'autrice ci presenta il suo primo personaggio come amante dei viaggi e della natura; Vivian infatti adora farsi guidare dalle mappe, esplorare posti lontani e scoprire sempre cose e situazioni nuove.
 In Irlanda abbiamo Johnny, adolescente e vittima di una situazione famigliare fallimentare. Lui e la sua famiglia, infatti, fanno parte della comunità gagè, vivono in un camper e si spostano sempre in città diverse; prima Cork, poi Belfast. Il padre, alcolizzato e violento, non perde occasione di mettere le mani addosso alla moglie e ai figli. Crescendo in un contesto simile, non potevamo che aspettarci un futuro tormentato e tragico per Johnny. Abituato a rubare fin da bambino, diviene un ragazzo adolescente problematico, che fa uso sporadico di droghe come ecstasy. Vivian ha ventinove anni e Jhonny solo sedici quando il destino decide di fare incrociare le loro strade quel fatidico 12 Aprile. Purtroppo sarà un incontro che culminerà in una violenza fisica che cambierà per sempre le vite di entrambi. 

Il libro è suddiviso di cinque parti ed è privo di capitoli veri e propri.
La narrazione non è lineare, nella prima parte abbiamo continui sbalzi temporali. Il punto di vista slitta continuamente da quello di lei a quello di lui e, cosa nuova per me, passa dalla prima alla terza persona in modo improvviso. Altro particolare che ho notato (sempre nella prima parte) è che i nomi dei protagonisti non vengono menzionati a dispetto di quelli dei personaggi secondari, ma vengono sostituiti dal pronome. L'ho trovato molto originale e ho ipotizzato che l'autrice abbia adottato questo metodo per creare mistero e suspence nel lettore.
 Una cosa che ho trovato un po' difficile da gestire durante la lettura è che i pensieri dei personaggi non sono posti dentro le virgolette o scritti in corsivo, quindi a volte è risultato difficile per me non confonderli con la narrazione o con i discorsi diretti (questo potrebbe essere solo una difficoltà mia soggettiva).

Sebbene la storia mi abbia colpito profondamente, ci sono alcuni punti che non mi hanno convinta del tutto. Questo continuo passare dal punto di vista di lei a quello di lui, anche dopo brevi frasi, mi ha lasciato spesso confusa. Sopratutto nel momento dell'aggressione abbiamo un mix di pensieri e parole che mi hanno costretta ad abbandonare la lettura alcune volte e rileggere le frasi. Inoltre, credo che l'autrice si sia focalizzata troppo sui pensieri del ragazzo, tralasciando quelli di lei e facendomi "vivere" l'esperienza quasi come un rapporto sessuale consenziente. Questo non vuol dire che mancano degli accenni o descrizioni in merito allo stato d'animo turbato e spaventato di Vivian, solo che non vengono approfonditi a dovere (questo sempre e solamente secondo il mio soggettivo parere). 
Inoltre, manca una vera e propria giustificazione per le decisioni di Johnny subito dopo la violenza. Cosa lo porta a fermarsi all'improvviso e poi lasciare andare Vivian, invece di 'terminare' l'abuso? A parer mio non viene approfondito, né sul momento né successivamente nel corso della storia.

A parte queste particolarità, sono rimasta piacevolmente colpita da questo romanzo. L'ho trovata una lettura non facile da digerire in certi punti e questo perché è un tema da sempre molto sentito e attuale, che ci riguarda tutti da vicino. Ho letto solo successivamente nei ringraziamenti che l'autrice ha subito in prima persona una violenza fisica e trovo straordinario che abbia trovato la forza di raccontarlo a modo suo, attraverso le pagine.
Concludendo, non posso fare altro che consigliarvi la lettura di questo romanzo. 
Alla prossima!



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