Recensione "Un ricordo ti parlerà di noi" di Colleen Hoover






 


Titolo: Un ricordo ti parlerà di noi

Autore: Colleen Hoover

Editore: Sperling & Kupfer

Prezzo ebook: 4,99 euro

Prezzo cartaceo: 9,90 euro

Data d'uscita: 9 Aprile 2019



La storia tra Quinn e Graham è stata una vertigine di emozioni fin dal loro primo rocambolesco incontro. 
Si sono conosciuti nel giorno peggiore della loro vita, e da allora non si sono più lasciati. Oggi, però, quell'amore perfetto è minacciato dalle mille imperfezioni del loro matrimonio. Gli errori, i segreti e gli inevitabili contraccolpi della vita, accumulatisi nel corso degli anni, li stanno distruggendo. 
E allontanando. 
Non è facile individuare chi abbia più colpe.
 Ed entrambi sono bravi nel fingere che nulla sia cambiato. 
D'altronde, è duro ammettere che si è arrivati al capolinea quando l'amore c'è ancora. 
Si tende a credere che un matrimonio finisca solo quando la rabbia e il disprezzo prendono il posto della felicità. 
Ma Quinn e Graham non sono arrabbiati l'uno con l'altra.
 Semplicemente non sono più gli stessi di un tempo, stentano a riconoscere nell'altro la persona di cui si sono innamorati e il loro rapporto è pericolosamente vicino a un punto di non ritorno. 
A un passo dal vuoto, tuttavia, il ricordo di chi erano e una promessa racchiusa in una scatola di lettere custodita da tempo potrebbe salvare il loro amore, e loro stessi. 
Perché, a volte, l'amore ha soltanto bisogno di ritrovare la strada di casa. 


Oggi, dopo lunghe, lunghissime, infinite attese, vi parlo finalmente di un libro di una delle autrici per me più talentuose, commoventi ed indimenticabili di sempre: Colleen Hoover. Non ringrazierò mai abbastanza la Sperling per averci riportato questa donna con i suoi capolavori!
Il libro di cui vi parlo oggi è “un ricordo ti parlerà di noi” (All your perfects è il titolo originale), un nuovo stand-alone, uscito il 9 aprile.
Una storia sofferta, triste e straziante ma che, come ogni storia della Hoover, rimane nel cuore e non è proprio possibile che vada via.

Credo di non aver mai letto di un amore così grande. Un amore che non ha bisogno di definirsi tale, ma la cui immensità la penna della Hoover (come mi dispiace ma solo lei sa fare) riesce a trasmetterti. Un amore così pieno di difficoltà, di enormi difficoltà per chi riesce ad immedesimarsi e per chi ha un sogno nella vita: diventare genitore. Mentre scrivo questa recensione sto vivendo proprio questo periodo bellissimo della mia vita e nella lettura di questo libro ho riversato il mio cuore e tante tante lacrime.
Sappiamo che la Hoover non scrive certo commedie, ma il dolore che mi è arrivato attraverso questo libro, così come l’amore che mi è arrivato attraverso questo libro, non li dimenticherò mai.
Da un lato sono felice di averlo finito e di essere uscita dalla testa della meravigliosa e tristissima Quinn e dalla vita dell’uomo più perfetto che abbia mai trovato in un libro, Graham, perché era semplicemente troppo.
Dall’altro rileggerei all’infinito questo libro, perché è un insegnamento ENORME: ti insegna che la vita non sempre va come vuoi, a volte ti toglie tutto, ti butta a terra talmente tante volte che non pensi di poterti più rialzare... eppure, se sei capace di guardarti intorno, la forza puoi trovarla anche nelle cose più semplici: la tua famiglia, la tua casa, il tuo nipotino, il tuo meraviglioso marito.

“Quando incontrerai qualcuno che va bene per te, non ti riempirà di insicurezze concentrandosi sui tuoi difetti. Ma di ispirazione perché si concentrerà su tutti i tuoi pregi.”

Quinn è fortunata perché ha tutto questo, ma il suo sogno di maternità è tutto ciò che riesce a vedere per anni, permea ogni aspetto della sua vita logorandolo: logora a poco a poco proprio lei, facendola diventare un’ombra di ciò che era, logora i suoi rapporti con gli altri, la sua vita, la sua felicità e soprattutto... il suo matrimonio.

"Vorrei girarmi e baciarlo. Mi mancano il suo sapore, il suo odore, i suoi gemiti. Mi mancano i momenti in cui si trovava sopra di me, così consumato dalla mia persona che sembrava potesse aprirmi il petto solo per potersi trovare faccia a faccia con il mio cuore."


Questo è infatti il fulcro centrale di questo romanzo: con un’alternanza tra presente e passato, vediamo due persone dare vita ad una storia e poi ad un matrimonio pieni di aspettative, speranze, tanto amore e, come sempre capita nella vita, ad “uragani di forza 5”.


Graham è l’uomo perfetto pur essendo in realtà tutto meno che perfetto: intendo dire che commette tanti tanti errori, si rifugia nel silenzio come Quinn, nasconde tutto sotto al tappeto nella speranza di un domani migliore. Ma è un uomo terrorizzato che sta perdendo il centro del suo mondo, che viene relegato in fondo ai bisogni e ai desideri di sua moglie, che viene visto come un mezzo per un fine piuttosto che come il fine stesso.


«Che mi sono perso mentre dormivi? Cosa hai sognato?»
Credo che sia la cosa più dolce che mi sia mai stata detta. Non so se sia un bene o un male. «Ho fatto un sogno un po’ strano. Riguardava te.»

Sono due persone che commettono tanti errori per il semplice fatto che stanno soffrendo, arrivando a dimenticare chi erano, ad isolarsi da tutto e da tutti. Si dimenticano di comunicare e iniziano a vivere tutto in prospettiva unicamente del loro dolore.



Il libro, oltre alla storia in sè, offre uno spunto anche su quello che è un problema molto diffuso e sul quale c’è una profonda ignoranza: l’infertilità. Descrive l’ignoranza delle persone, quanto siano poco delicate ed invadenti rispetto a quelle che sono scelte così intime e personali che non andrebbero mai mai giustificate con nessuno. Se non vi siete mai interrogati su questo aspetto o siete proprio fra quelli che pongono queste domande indesiderate, anche inconsapevolmente, questo romanzo vi aprirá gli occhi!

La trama nei suoi tratti è essenziale, ma è delineata in modo così profondo, così pieno di piccoli e minuscoli dettagli ed episodi della loro vita, anche i più semplici, da farti sembrare la loro vita la tua da quanto la conosci bene.

Faccio fatica ad esprimere a parole quello che leggere questo libro mi ha causato. Sarà che sono molto più sensibile del solito, soprattutto su questo argomento, ma è stato davvero un viaggio profondo, straziante ma al contempo meraviglioso, perché vedere sbocciare la loro storia fa da contrappeso a tutto il presente e a tutte le difficoltà. Ma è un contrappeso dolce-amaro leggere i loro sogni mentre vivi il momento in cui proprio questi sogni li stanno facendo soffrire.

Nessuno caratterizza i personaggi come Colleen Hoover e nessuno mi fa piangere come lei, ma Quinn e Graham mi rimarranno dentro per un bel po’ e ogni volta in cui la vita ci gioca brutti scherzi cercherò di ricordarmi che basta guardarsi intorno e a volte la gioia più grande è proprio davanti a noi.

Non voglio dire nulla di più, credo di avervi fatto capire a cosa andrete incontro leggendo questa storia, nel bene e nel male.

Se si potessero dare più di 5 stelle lo farei!









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