"Questo amore sarà un disastro" di Anna Premoli


Edoardo Gustani è un rampante golden boy della finanza milanese, esperto di fusioni e acquisizioni. Al momento è interessato a rilevare la maggioranza della Health Green, una società che opera nel settore degli integratori e dei prodotti biologici, in difficoltà in seguito a qualche colpo di testa dell’ultimo amministratore delegato. Per portare a casa l’accordo, Gustani deve convincere i membri della famiglia Longo, proprietari da generazioni. C’è solo uno scoglio da superare: avere il parere favorevole di Elena, nipote delle quattro anziane azioniste. Elena non ha più nulla a che fare con la società, da quando il padre le ha preferito il figlio maschio come amministratore delegato. Ha voltato pagina e aperto un centro olistico nel quale le persone possono allontanarsi dal caos quotidiano e staccare finalmente la spina. Edoardo, abituato ad averla sempre vinta, non riesce a credere che Elena non voglia lasciarsi convincere dalle sue validissime ragioni. La sconfitta non fa parte del suo DNA. Decide quindi di trascorrere qualche giorno nel centro di Elena. È sicuro di riuscire a farla ragionare sfruttando il suo grande fascino. Ma ci sono imprevisti che nemmeno un cinico e calcolatore uomo d’affari può immaginare…


Oggigiorno assumere un neolaureato è più o meno come adottare un cane dal canile: stessa espressione smarrita per il novanta per cento del tempo e stesso terrore di perderti di vista.


Leggere Anna Premoli è come tornare a casa. Mi sono innamorata dei romanzi rosa grazie a lei e al suo "Un giorno perfetto per innamorarsi". L'ho seguita in tutte le sue storie, l'ho amata alla follia, ho iniziato a scrivere grazie a lei. Le devo tanto, su questo punto di vista.

Con Questo amore sarà un disastro non ho provato la stessa sensazione di amore a prima vista che c'era stata durante la lettura dei suoi precedenti romanzi.
Ho amato i dialoghi tra Edoardo ed Elena, i personaggi sono, come sempre, ben caratterizzati. Entrano nel cuore del lettore.
L'ambientazione è ben definita; vediamo sempre quell'inconfondibile tratto che contraddistingue la Premoli, la madre dei romance italiani.

Ho trovato, però, una nota dolente, che mi ha fatto storcere il naso. Il linguaggio finanziario ed economico ha reso la lettura più pesante. Avrei preferito, personalmente, un linguaggio più semplice che avrebbe reso il libro più scorrevole e, probabilmente, mi sarei legata maggiormente ad esso.

Nonostante ciò, la Premoli è sempre un marchio, quindi leggete anche questo suo ultimo lavoro!


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