Recensione "Ti ho incontrato a mezzanotte" di Elle Kennedy









Titolo: Ti ho incontrato a mezzanotte

Autore: Elle Kennedy

Editore: Newton Compton Editori 

Prezzo ebook: 5,99 euro 

Prezzo cartaceo: 9,90 euro 


Ti ho incontrato a mezzanotte di [Elle Kennedy]






Una notte con lui le cambierà la vita
Soltanto ventiquattro ore non bastano per gestire il lavoro da cameriera, il volontariato, le lezioni all’università: Maggie Reilly lo sa bene. Non c’è proprio spazio per una relazione. Per fortuna ha avuto un’idea: un amante che incontra tre o quattro volte l’anno. Ma quando si presenta nell’hotel aspettandosi di infilarsi a letto con un uomo, si ritrova per sbaglio con un altro: Ben Barrett, il ragazzaccio più famigerato di Hollywood. Ben, deciso a tenere un basso profilo dopo l’ennesimo scandalo, vuole soltanto dormire. E invece si ritrova a passare una notte rovente con una incredibile rossa senza vestiti. Non accetta le sue scuse, ma accetta volentieri l’offerta di un posto dove nascondersi per un po’, e se l’accordo comprende anche del sesso bollente senza impegno… di sicuro non sarà lui a lamentarsene. Ma Ben si accorge da subito che una settimana con la sua vivace cameriera non è abbastanza. Vuole di più. Molto di più. Ora deve solo convincere Maggie, fermamente contraria a una relazione, che stare con un cattivo ragazzo ha molti lati positivi. Ed è la cosa migliore che sia mai capitata a entrambi.


Ciao a tutti! Ho letto l’ultimo libro di un’autrice super famosa, che sicuramente non necessita di presentazioni: Elle Kennedy torna con un libro stand-alone, “ti ho incontrato a mezzanotte”, sempre grazie alla Newton Compton.
Molto lontano dalle tematiche e dallo stile a cui ci ha abituati, in questo romanzo incontriamo Maggie, una povera cameriera che fa volontariato di giorno, lavora di sera e studia al college, e Ben, attore di Hollywood in fuga da uno scandalo...

Io adoro Elle Kennedy, appena ho saputo che sarebbe uscito un suo nuovo libro me lo sono subito accaparrata, ma questa volta non ha soddisfatto assolutamente le mie aspettative.

Ben Bennet è un super attore cinematografico, famosissimo ed inseguito dalla stampa per colpa di uno scandalo (che è l’unica cosa un po’ movimentata di questo romanzo). Si rifugia in un hotel poco conosciuto e va a finire nella camera 312, dove per un equivoco si ritrova anche Maggie, convinta di avere un appuntamento bollente con il suo amante.
Maggie è una ragazza responsabile, che ha un passato molto difficile, con mille case famiglie alle spalle, e il sogno di diventare assistente sociale, per realizzare il quale fa la cameriera per pagarsi il college e la volontaria in un centro.
L’inizio indubbiamente ti colpisce e ti fa sorridere, se non fosse che lui rimane folgorato da lei, principalmente perché non l’ha riconosciuto, si presenta sul posto di lavoro di Maggie e si auto-invita a rimanere da lei (che prima è assolutamente ignara di chi sia lui e poi accondiscende, nonostante mille paturnie mentali, a tutto quello che lui le propone).

Quello che avevo in mente per tutto il libro è stato: banale, ovvio, scontato, ma lo fanno ancora?!
Ben lontana dal suo solito stile, la Kennedy in questo libro racconta molto poco e riduce le interazioni fra i due protagonisti (fino praticamente alla fine del libro) al sesso. Purtroppo non ho trovato la solita chimica che mi scatta sempre con i suoi personaggi, sono molto piatti, banali e un po’ irrealistici. Sono descritti senza la solita attenzione e profondità e questo ha condizionato tutta la mia lettura, perché se non mi scatta qualcosa con i protagonisti non mi coinvolge più.

“È stato sesso, okay, ma sembra che qualcosa tra noi sia cambiato. Una cosa che mi spaventa e mi esalta allo stesso tempo. Una cosa che non posso spiegare a parole, nè etichettare e tantomeno analizzare. Oh, merda. Per la prima volta in vita mia, mi chiedo se forse non mi stia innamorando.”

L’autrice ha voluto rendere l’indifferenza di Maggie al fatto che Ben sia un attore del cinema portandola all’esasperazione, idem per la sua indipendenza e la sua assoluta dedizione al lavoro. Ben è dolce e buono, percepiamo la sua solitudine e la sua voglia di avere degli amici sinceri, ma è un po’ fuori di testa: si presentano e lui si trasferisce praticamente a casa sua, così su due piedi, e iniziano una relazione in cui lui la vuole e lei continua a fare la ritrosa con mille problemi.

“Voglio passare del tempo con te.” Mi passo le dita tra i capelli, esausto. “Sto con te perché mi piaci. Perché sei... reale. Non lo capisci? Sono circondato da persone di plastica. Persone finte, superficiali, che credono di conoscermi, che fingono che gli importi di conoscermi. Ti rendi conto di essere la prima persona, a parte un giornalista, a voler sapere dove sono cresciuto?”

Insomma, questa volta non ci siamo per me. Rimane comunque un libro scritto molto bene, si vede lo stile della Kennedy, ma a livello di empatia con i personaggi e di trama in generale l’ho trovato un po’ debole.
Fatemi sapere cosa ne pensate!




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