Blogtour: Insegnami a vedere l'alba di Josh Sundquist
Secondo Blogtour della giornata: Insegnami a vedere l'alba, di Josh Sundquist per Giunti! Parliamo della vista.
Will, pur essendo cieco dalla nascita, decide di frequentare un liceo pubblico, vincendo i timori della madre iperprotettiva. Inizia così un’esilarante tragicommedia: in mensa si siede sulle gambe di un compagno, una ragazza ha una crisi di nervi convinta che lui la stia fissando... Per riparare, Will si offrirà di aiutarla a scrivere un articolo su una mostra di Van Gogh: impresa difficilissima, perché a Will mancano totalmente il concetto di prospettiva, di colore, e Cecil deve spiegargli ciò che vede evitando qualsiasi metafora visiva.
Quando a Will viene offerta la possibilità di affrontare un’operazione sperimentale che potrebbe ridargli la vista il padre, medico, cerca di dissuaderlo perché i casi di successo sono rarissimi e le ricadute psicologiche spesso pesantissime. Ma Will decide di rischiare e le conseguenze, seppur inaspettate e difficili da superare, gli rivoluzioneranno meravigliosamente la vita.
Secondo Platone, il modo di funzionare della vista dipendeva dalla capacità degli occhi di sprigionare un fuoco (elemento originario con cui gli dei per prima cosa crearono gli uomini), che si dirige come un raggio verso gli oggetti consentendo di catturarli e così di vederli.La visione è resa possibile dall'incontro del fuoco interno con la luce del sole, trattandosi di forze omogenee:
Aristotele, nell'incipit della Metafisica, sostiene che la vista è il senso più importante che permette di conoscere meglio il mondo.
Per Plotino, filosofo neoplatonico, l'occhio esiste in funzione della luce perché è stato da questa modellato. Esso cioè è un riflesso stesso della luce, e la visione è possibile in quanto l'uguale viene colto soltanto dall'uguale.
Complimenti per la tappa. Penso sia molto importante sapere certe informazioni.
RispondiEliminaGrazie!
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