5 motivi per leggere "L'amore non ha ragione" di Angela Iezzi
Buongiorno, splendori!
Oggi è una giornata speciale! State per leggere i 5 motivi per cui non dovete assolutamente perdervi il nuovo romanzo di Angela Iezzi, in uscita il 22 gennaio!
Sono sicura di riuscire a convincervi con appena qualche riga, quindi restate con me!
Autore: Angela Iezzi
Titolo: L'amore non ha ragione
Editore: Butterfly Edizioni
Data d'uscita: 22 gennaio
Faith ha diciotto anni e una
caratteristica particolare: un quoziente intellettivo di 187. Nonostante il suo
genio, è pessima nelle relazioni interpersonali, piuttosto rigida, cinica ed
estremamente razionale. Vive di certezze e vuole avere il controllo su ogni
cosa, emozioni comprese. Killian è il ragazzo più popolare di Yale e il suo
giro di amicizie e frequentazioni è talmente ampio da renderlo una celebrità al
campus. Affascinante, determinato, trasandato, sicuro di sé e attento
osservatore, non è abituato a sentirsi contraddire. Per lui è facile catturare
l’attenzione di qualsiasi ragazza, tranne lei, la secchiona che se ne sta
sempre sulle sue, indecifrabile e inavvicinabile. Le loro strade, agli
antipodi, sono destinate a incrociarsi nell’aula dell’unico corso che seguono
insieme. Il loro primo incontro? Un disastro, i due non si sopportano. Così
diversi da odiarsi al primo sguardo, non fanno altro che punzecchiarsi a ogni
occasione. Ma, per quanto si possano calcolare le distanze ed evitare
i sentimenti, l’amore, illogico e inspiegabile, è sempre in grado di
sorprendere.
1. I protagonisti
Faith è una diciottenne con un quoziente intellettivo di 187. È praticamente un genio! Non male, vero? Se non fosse che è fin troppo razionale. Il cinismo se lo mangia a colazione e questo non le rende molto semplice socializzare con i suoi coetanei.
Killian, invece, è l’esatto
opposto. È lo studente più popolare dell’università, con un’autostima parecchio
superiore al quoziente intellettivo di Faith. Ma non riesce a fare colpo su di
lei, e questo lo irrita profondamente.
La forza di questi
personaggi sta nella loro originalità. Personalmente mi ha stupìto il modo
dell’autrice di caratterizzarli, non avevo mai letto una storia simile prima.
Nulla è fuori posto, tutte le loro scelte hanno un senso, sono perfettamente
studiate e in linea con le loro personalità (affatto semplici, oltretutto). Ho
adorato quella sensazione di ansia e sorpresa per ogni azione o dialogo che non
riuscivo a prevedere, e sicuramente lo adorerete anche voi!
“Non vengo stigmatizzata per il mio cervello, non mi deridono per la mia intelligenza, qui si limitano a evitarmi, tutt’al più a ignorarmi, il che mi va bene, capisco di risultare strana ai loro occhi e, in fondo, non mi dispiace essere lasciata in pace, in fondo non è che io sia una di quelle persone che si possono definire socievoli, anche se non credo neanche di essere una spiacevole compagnia alla fin fine.”
2. I dialoghi
Esilaranti. Non nel senso che ti pieghi
in due dalle risate, ma proprio per via della loro imprevedibilità. I
battibecchi di Faith e Killian sono una continua sorpresa e questo, a parer
mio, rende la storia fresca e vivace.
«Tu mi stai volutamente offendendo», gli faccio notare, tornando a sistemarmi gli occhiali.
«Affatto. Io ti solo chiedendo, da circa dieci minuti, cosa vuoi ordinare», mi propina la sua versione dei fatti.
«Affibbiandomi appellativi poco educati e comportandoti da perfetto idiota». Di solito sono molto più diplomatica, o per lo meno ci provo, ma con lui tutta la mia pazienza si esaurisce dopo il primo minuto di conversazione. Non credo che potrei tollerarlo per più di un quarto d’ora e siamo prossimi al limite al momento.
«Tu mi dai dell’idiota e sarei io quello maleducato?», mi domanda innocente. È piuttosto evidente che, dei due, quello che accusa meno i colpi dell’altro è lui.
«Io non ho detto che sei un idiota. La mia conoscenza della tua persona è ancora troppo superficiale perché io possa affermare una cosa simile. Ho detto che ti stai comportando da idiota. È diverso».
«Hai uno strano modo di avere a che fare con le persone», ribatte, dopo un attimo di silenzio. Sembra stia riflettendo, ma non riesco a immaginare su cosa.
«E questo cosa vorrebbe dire?». Lui mi fissa, come sempre, e questo mi infastidisce.
«Sei strana», risponde.
«Wow, la tua capacità esplicativa rasenta il nulla più completo».
3. Lo stile fluido e scorrevole
Si legge tutto d’un fiato,
letteralmente. Non si riesce a smettere, e non è solo merito della storia
interessante. Lo stile di Angela è lineare ma allo stesso tempo elegante. Ogni
pagina scorre una meraviglia e neanche te ne rendi conto. In altre parole, non
troverete solo una trama appassionante, ma anche un tipo di scrittura
estremamente piacevole.
4. L’impostazione della storia non smielata ma riflessiva
Be’, ve l’avevo anticipato. I due sono
destinati a stare insieme, questo lo sappiamo. Ma l’autrice non usa espressioni
smielate o colpi di scena banali e prevedibili. Entrambi sono a dir poco
scioccati di scoprire i propri sentimenti, fanno di tutto per non cascarci e
fingersi disinteressati fin quasi alla fine, anche perché non comprendono
appieno l’emozione che provano. E ho trovato questo aspetto della storia molto
realistico e finalmente diverso dai soliti instalove che dominano il genere
romantico al giorno d’oggi.
Insomma, non ci conosciamo neppure e poi non è il momento opportuno per innamorarsi. Devo ancora laurearmi, conquistare il mio posto nel mondo, trovare un lavoro, realizzarmi. L’amore sarebbe solo un impedimento per i miei progetti, per non parlare di comportamenti più che bizzarri delle persone innamorate. Sembrano perdere la ragione e agire per puro istinto. Esattamente quello che io non potrei mai fare.
5. Uno sguardo veloce alla sociologia
L’autrice se la cava alla grande nella
materia, e lo fa presente in parecchie occasioni, a partire dal primo dibattito
(ok, discussione) tra Faith e Killian. Finalmente due protagonisti che fanno
discorsi interessanti! Inoltre, il romanzo è intriso di nozioni sociologiche/psicologiche.
Sembra quasi che i personaggi si psicanalizzino tra loro, è una cosa
fighissima! Non parlo solo dei protagonisti, ci sono tanti personaggi secondari
(soprattutto la famiglia di Faith) che hanno un ruolo fondamentale nella sua
crescita. Uno di questi mi ha colpito particolarmente: si tratta della nonna di
Faith, che a parer mio pronuncia una delle frasi più belle di tutto il romanzo.
Vi lascio un piccolo estratto del loro discorso e vi auguro buona lettura!
Spero di avervi convinto❤
«L’amore spaventa perché ci rende diversi, in qualche modo ci modifica, rendendoci capaci di azioni e pensieri che non avremmo mai creduto possibili, ma la verità è che ci migliora, permettendoci di fare cose al di sopra delle nostre capacità».
«Perché mi sta dicendo questo?»
«Perché penso che tu sia una ragazza intelligente che sa usare tanto il cervello e ancora poco il cuore».
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