Recensione "Lucciola" di Samila Yumi Marchetti
Il libro in questione è il nuovo urban fantasy della nostra Yumi (cliccate qui per leggere le nostre recensioni dei suoi libri). Ecco tutti i dati del romanzo:
Autore: Samila Yumi Marchetti
Titolo: Lucciola
Casa Editrice: Self Publishing
Genere: Urban fantasy
Arroccata su uno sperone di roccia a strapiombo sull’oceano, c’è Colchester Creek: pochi abitanti, ancor meno cose da fare, una perenne cupola di maltempo a oscurarla… È qui che vive Cali Monroe, diciassette anni e una certa predilezione per l’anonimato. Peccato che i suoi capelli blu, la fissazione per i calzini spaiati e la testa con residenza fissa tra le nuvole le rendano difficile omologarsi alla massa. E non è nemmeno la parte peggiore: Cali nasconde un segreto, un grosso segreto, che ha tutte le intenzioni di portarsi nella tomba. Ma quando una misteriosa fiera itinerante approda in città, capisce di aver fatto male i calcoli. C’è qualcosa di oscuro, in Fantàzia's Carnival, a partire dai suoi strabilianti artisti: Isadora che vede le aure, Echo che parla con i fantasmi, Araceli che tesse straordinarie illusioni… e Orpheus, che sembra sapere fin troppo su di lei e sul suo segreto. Tocca a Cali far luce sulla verità, ma una cosa è certa: da adesso niente sarà più come prima. ⠀
Ho letto
questo libro in anteprima, ma posso dire di averlo praticamente visto nascere.
Ricordo che avevo grandissime aspettative già quando nella testa di Yumi
iniziava a delinearsi la bozza della trama, e ora confermo tutto: è un libro
meraviglioso. Emozionante, vivido, evocativo. Ho sempre ammirato questa
capacità di Yumi, ogni suo personaggio è unico, non ci sono cliché, non ci sono
stereotipi. E questo rende ancora più facile immedesimarsi. In questo caso, ho
sentito come se fossero mie tutte le paure di Cali, le sue insicurezze, i suoi
sentimenti contrastanti. Ho spesso desiderato di strattonarla e gridarle in
faccia di svegliarsi, il mondo non merita tutta la sua bontà. Perché Cali è
decisamente troppo generosa. Ho odiato con tutta me stessa Gisele, Dennis e
Vinny, descritti talmente bene da farmi irritare oltre ogni limite. Ho provato
una leggera pietà per Gisele, una sola volta, ma propendo più verso l’odio
profondo. Almeno per ora. So che ci sarà ancora da scoprire molto su tutti
loro, questo è il primo libro di una duologia, e infatti molte cose sono
lasciate aperte e irrisolte, come la verità su Vinny e Dennis (anche se io una
mia ideuccia non molto rosea me la sono fatta). E poi c’è la storia più interessante:
quella di Fantàzia’s Carnival, ovviamente. Abbiamo lasciato Cali impegnata
nell’indagine sul circo, e il finale ci ha lasciati totalmente a bocca aperta.
Chi sono davvero tutti loro? L’affascinante Orpheus, l’esuberante Echo, la
magica Araceli e tutti gli altri intriganti circensi nascondono molto segreti,
e sono curiosissima di sapere come si evolverà la situazione. Cali, d’altronde, non è una ragazza come tante. Si è sempre sentita diversa,
esclusa, eccentrica. Ora ci mancano solo i capelli blu a gridarlo al mondo, non
bastava quel minuscolo incidente con cui ha cancellato 12 intere ore alla sua
stravagante cittadina. Il suo potere è incontrollabile e io sono sicura che
troverà nei ragazzi del circo degli amici leali. Deve solo abbandonare il
terrore di mostrarsi per chi è davvero, accettarsi e ammettere di possedere
delle capacità straordinarie. Spero che la curiosità e il bisogno di prendersi
cura di sé la porteranno ad aprirsi almeno con Orpheus, perché non è solo un
bellissimo e misterioso ragazzo estremamente gentile. Lui sa qualcosa su di
lei, è inspiegabilmente a conoscenza delle sue capacità, e ora Cali ne è
terrorizzata. Spero capisca anche che non tutto è come sembra, e che Dennis è un arrogante,
maniaco e ignorante, mentre Orpheus un fedele amico. E spero che capisca di non
doversi allontanare da Fantàzia’s Carnival, ma che provi a sentirsi parte di
quella famiglia, perché a me ispira molta fiducia. E un pizzico di eccitazione
provocata da tutto quel mistero che aleggia nell’aria. Insomma, questo è un romanzo che intriga e affascina, ma anche che spinge a
riflettere sulle proprie paure e insiste perché vengano comprese e accettate.
Badate bene, dico accettate, non superate. Perché non è mai facile superare la
paura. Si può accogliere, conoscere e gestire, questo sì, ma solo se la si
accetta. “Lucciola” è tutto questo, e si legge piacevolmente grazie allo stile di Yumi,
sempre lineare, fresco, frizzante con delle note enigmatiche che ipnotizzano.
Ti tiene incollato alle pagine fino alla fine della storia, facendoti
desiderare che non finisca mai. E in questo caso, non è realmente finita.
Perciò sono in trepidante attesa del secondo volume… Al lavoro, Yumi!!E, ancora una volta, brava, brava, brava.
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