Coffee Time with...Diego Galdino

Il Coffee Time di oggi vedrà protagonista Diego Galdino, autore molto stimato in Italia e con cui ho avuto il piacere di scambiare una chiacchierata. Grazie Diego per la disponibilità. Buona lettura!





1.      Come nasce la tua passione per la scrittura, e quando hai sentito la necessità di farlo?
Ho iniziato a scrivere per amore, una ragazza per la quale ho fatto un viaggio che lei non poteva fare. Volevo essere i suoi occhi e vedere un posto per lei. Alla fine ci perdemmo ed io decisi di scrivere una storia d’amore che a differenza della mia finisse bene.

2.      Che tipo di scrittore sei?
Istintivo, cinematografico, cerco di creare immagini fatte di parole scritte.

3.      Un genere che non scriveresti mai?
Forse l’horror, sono un tipo un pochino impressionabile.

4.      L’estratto a cui sei più legato?
«Devo confessarti che quando mi telefonasti per dirmi che mia madre era morta, pensai che fosse uno scherzo di cattivo gusto.»
Lorenzo strappò uno stelo d’erba e se lo mise in bocca.
«Ho cercato di essere più delicato possibile, ma… non credo che Maria sarebbe stata fiera di me. Se solo fossi stato più preparato, se avessi saputo di più forse…»
Lorenzo scosse la testa visibilmente turbato e con gli occhi lucidi.
«Maria è stata una madre fantastica, la migliore che potessi sognare di avere. Era una persona davvero speciale. Mi dispiace che abbiate dovuto rinunciare l’una all’altra.» Josephine gli tolse lo stelo d’erba dalla bocca e se lo mise nella sua.
«Mio padre mi ha raccontato tante cose del loro amore. All’epoca era un ragazzo debole, succube della propria famiglia, e non si è reso conto del terribile piano di mia nonna. Sapeva che lei non approvava quell’unione, ma non poteva certo immaginare che sarebbe arrivata a tanto. Privando me e lui dell’amore di mamma e costringendo a una scelta tremenda. Mio padre non si è mai più legato in maniera seria a nessun’altra donna, perché, in cuor suo, sperava che mia madre, un giorno, potesse ritornare da noi.» Lorenzo si riprese il filo d’erba, come se fosse il filo del discorso.
«Tu non sei sola, non lo sarai mai Peach, finché io vivrò sul tuo stesso pianeta. L’ho promesso a tua madre.»
Josephine si avvicinò dandogli un bacio sulla guancia.
«Lo so…»

5.      Preferisci scrivere in silenzio o hai una playlist che ascolti nella stesura?
Mi sveglio ogni mattina alle quattro per scrivere un’ora e mezza, prima di andare al lavoro…quello vero… Nel silenzio più assoluto, così posso sentire cosa si dicono i miei personaggi.

6.      Parla delle tue opere descrivendole in 3 aggettivi.
Romantiche, romantiche, romantiche.

7.      I tuoi progetti per il futuro?
Il seguito de Il primo caffè del mattino che dovrebbe uscire in Primavera e cercare di fare solo lo scrittore.



Commenti

  1. il genere che piace molto a mia figlia che in modo stupendo crede ancora al amore....io un pò pò meno

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