Recensione "Minecraft. Lo scontro" di Tracey Baptiste

Ciao a tutti amati lettori,
Oggi torniamo a parlarvi del mondo di Minecraft, con il romanzo ufficiale scritto da Tracey Baptiste e pubblicato in Italia da Mondadori.


Bianca non è mai stata brava a seguire i piani: è più il tipo di persona che agisce prima di pensare, e che poi si guarda bene dall'analizzare le conseguenze. Ma quando una sera lei e Lonnie, il suo migliore amico, rimangono vittime di un terribile incidente d'auto, affrontare la realtà diventa quasi insopportabile. Costretta in un letto d'ospedale e piena di domande senza risposta, senza sapere cosa ne sia stato di Lonnie, Bianca si rifugia nella realtà virtuale di Minecraft, dove sente di riprendere finalmente il controllo della sua vita. E quando incontra un avatar muto e incapace di interagire con gli altri, si convince che sia Lonnie, bloccato nel gioco, e intraprende un'ambiziosa missione per salvarlo. L'avventura è però molto più pericolosa di quello che pensava, perché il mondo di Minecraft brulica di mostri e terribili mob che sembrano generati dalle sue stesse paure e insicurezze. E per riuscire a raggiungere l'End e arrivare alla fine del gioco, Bianca dovrà affrontarle tutte..


 Non ho mai amato il mondo di Minecraft, ma la trama del romanzo di Tracey Baptiste mi ha incuriosito per qualche strano motivo, spingendomi a volerlo leggere. 
La protagonista è Bianca, una ragazzina dal carattere forte e istintivo, che agisce prima di soffermarsi a riflettere sulle eventuali conseguenze. 
Tutto inizia un venerdì, quando Bianca convince Lonnie, il suo migliore amico, ad andare con lei ad un evento scolastico noto come "la partita dell'homecoming".

Vorrei tanto sapere chi ha inventato la frase “Tutto accade per un motivo” e scambiarci due parole. Perché l’ultima cosa che uno vuole sentirsi dire quando il proprio mondo sta cadendo a pezzi è che in realtà è una cosa positiva. Tipo che se pure avessi una macchina del tempo con cui tornare indietro e rimediare ai tuoi errori, non dovresti usarla. Sì, come no. Ma chi ci crede?

In seguito ad un incidente stradale Bianca si risveglia in una camera d'ospedale. Non ricorda nulla dell'accaduto, ma non ha notizie dell'amico.
Una visita inaspettata, però, le fa aprire un mondo: quello di Minecraft. Qui incontra un personaggio muto, e Bianca, convinta che questo sia l'amico di cui non ha notizie, viene spinta dal desiderio di salvarlo. 


Lo stile di Tracey Baptiste è semplice e lineare; i personaggi sono ben definiti e la storia ha tanto potenziale, ma qualcosa mi ha lasciato l'amaro in bocca. Essendo una lettura destinata ad un pubblico prevalentemente giovane mi aspettavo qualcosa in più, anche nel finale. 
Nonostante ciò, l'autrice ha saputo dosare bene realtà e immaginazione, facendomi venire voglia di scoprire questo magico mondo. 
Un insegnamento la Baptiste ce lo dà sicuramente: per quanto si voglia fuggire dalla realtà, i problemi della vita quotidiana non spariranno del tutto, ma verranno sempre fuori.
3.5 stelle!

Asia



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