Intervista a Carla Saracino e Marisa Vestita, creatrici di "Fiabe Lombarde"

Ciao Carla, ciao Marisa. Innanzitutto vi ringrazio per avermi concesso questa intervista.
Volevo chiedervi come nascesse la vostra passione, in un caso per il disegno, nell'altro per la scrittura.
Carla: La mia passione per la scrittura nasce più o meno nel '97, quando avevo 17 anni, dalla lettura dei testi che affrontavo a scuola o a casa. Leggendo i grandi autori della letteratura italiana e straniera mi sono appassionata alla scrittura e ho iniziato ad ideare prima dei racconti in prosa, mentre successivamente ho cominciato a tracciare, quasi in forma diaristica, delle impressioni, emozioni molto adolescenziali che si sono trasformate poi in uno studio, una ricerca che hanno portato alla scoperta della poesia.
Marisa: Nel mio caso nasce da quando ero bambina. Il disegno mi ha salvata sotto tanti aspetti. A otto anni la maestra chiamò in disparte i miei genitori e consigliò loro di farmi studiare.
Da bambina facevo le copie di Raffaello Sanzio, che per una bambina era una cosa veramente terribile. In realtà quello mi servì per approcciarmi alle tecniche e da lì non ho mai smesso.
È nata da subito.

Carla, qual è stato l'autore che particolarmente ti ha ispirata, o che ha influenzato il tuo stile di scrittura?
All'inizio ero molto ispirata da Grazia Deledda, che leggevo appassionatamente. Successivamente mi sono avvicinata ai grandi poeti meridionali, come Vittorio Bodini, Girolamo Comi e Claudia Ruggeri, negli anni dell'università. Da lì poi i poeti contemporanei, come Mario Santagostini.

Hai scritto sia poesie che fiabe, quindi destinate ad un pubblico differente. In quale campo ti senti più a tuo agio?
Nella poesia, sicuramente. Le fiabe sono una scoperta incessante e importante per me, ma la poesia è la misura della parola che più mi rappresenta. Se le fiabe costituiscono un evento parentetico della mia “attività”, le poesie sono connaturate alla mia stessa vita, sono parte di me e fuor di retorica, un atto naturale come respirare.

Se doveste scegliere dei motivi per consigliare la vostra ultima opera, Fiabe Lombarde, quali sarebbero?
Carla: Sono divertenti. Possono far sorridere, perchè raccontano di avventure strampalate, ma che possono accadere davvero nella vita. Ed hanno delle illustrazioni bellissime.
Marisa: Sono fiabe divertenti, irriverenti, contemporanee. La parola fiaba può dare l'impressione di qualcosa di antico, ma in relatà sono molto moderne. Io aggiungo il fatto di leggerle con mamma o papà, un ritorno alla lettura che un po' si è perso. È importante che i figli recuperino il rapporto con i genitori della fiaba letta dalla bocca dell'adulto.

Se doveste dare dei consigli ad una persona che vuole approcciarsi a questi due mondi, quali scegliereste?
Carla: Avere il coraggio di scrivere quello che si è, cercare il coraggio di vivere i sentimenti e di traformarli in qualcosa di costruttivo per gli altri e per se stessi prima di tutto.
Marisa: Per l'illustrazione occorre tanto studio. Tecnica, non improvvisarsi. Quindi avere l'umiltà, che non spesso trovo.

Ringrazio Carla Saracino e Marisa Vestita, splendide ideatrici di Fiabe Lombarde (di cui troverete prestissimo la recensione qui, sul blog).
Correte a comprare questo libro per voi o per i vostri piccini, al link sottostante. 

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