Review Party "Never 2.Non perdermi " di Laura Kneidl


Ciao a tutti! Oggi il blog partecipa al review party del secondo libro della duologia “never” di Laura Kneidl: non perdermi.
Trovate la recensione del primo libro, non amarmi, qui:
In ogni caso vi consiglio di non continuare la lettura se non avete ancora letto il primo!





Titolo: Never 2.Non perdermi

Autore: Laura Kneidl

Editore: Sperling & Kupfer

Prezzo ebook: 8,99 euro

Prezzo cartaceo: 17,90

Serie: Never #2



AMORE È
NON ESSERE PIÙ SOLA
CON LE TUE PAURE.


«L'unica cosa che so è che mi manchi.»
Quando Sage è arrivata a Melview, senza un tetto sopra la testa e senza un soldo in banca, aveva alle spalle un passato da scordare e davanti a sé un futuro tutto da scrivere. 

A chilometri di distanza da casa, sperava di realizzare i suoi sogni, i suoi desideri.
 E così, in fondo, è stato.
 L'inaspettato incontro con Luca, poi, le ha regalato una felicità mai provata. 
Un passo alla volta, è riuscito, infatti, a farsi strada tra le sue paure, insegnandole cosa significhi davvero fidarsi. 
Vivere. 
E amare. 
Ma, all'improvviso, il passato di Sage è tornato, travolgendo ogni cosa. 
Anche la storia con Luca. Il suo sguardo glaciale e la sua ultima parola sono ancora impresse a fuoco nella memoria e nel cuore di Sage. 
Sparisci. 
Ogni giorno che passa senza di lui, Sage si sente come se le mancasse una parte di sé. Dimenticarlo sembra impossibile, nonostante gli sforzi. 
Un giorno, però, a sorpresa, Luca si presenta alla sua porta e le chiede di tornare.
 La situazione è più confusa che mai.
 Ma, a volte, c'è solo un modo di superare le proprie paure: insieme

Devo premettere che io, quando leggo libri dove la storia dei protagonisti si prolunga per più libri, noto sempre un calo nell’emozione e nell’incisività della storia. Nonostante io abbia avuto la fortuna di leggerli entrambi uno dietro l’altro, non posso non notare che molte parti avrebbero potuto essere riassunte e ridotte anche ad un unico libro.
Tuttavia è solo una questione di gusti meramente personali, perché rimane comunque anche questo, come il primo, un libro bello ed emozionante.
In questo libro veniamo finalmente, come ci si aspetta fin dall’inizio, alla resa dei conti di Sage: nei confronti sia di Luca, visto come si era concluso il primo libro, sia nei confronti del grande problema del suo passato, che, come chi ha detto il primo libro saprà, è rappresentato dal suo patrigno.

Questo libro rispetto al primo è più incentrato sulla rinascita e sulla crescita di Sage, che rimane la protagonista indiscussa di questa duologia, narrata infatti in prima persona da lei. È un personaggio molto positivo, che si conferma maturo, generoso, riconoscente e coraggioso. Lavora sodo, si ritrova sempre allo sbando e senza certezze, ma si rimbocca le maniche e cerca sempre di uscire a testa alta dalle difficoltà che incontra. Le paure e le contraddizioni che nel primo romanzo si affacciavano nella sua mente ora si liberano all’ennesima potenza, portandola a prendere decisioni che feriscono lei e le persone che le stanno intorno.

"Non c'era nessuna tenerezza nell’incontro delle nostre bocche. Ma per la prima volta in vita mia non mi sottrassi al dolore, bensì lo accolsi sotto forma di Luca. Chiusi gli occhi e mi abbandonai alla sua presenza e al suo calore che mi erano diventati così familiari negli ultimi mesi."

Vengono approfondite anche le storie di altri personaggi, ma rimangono molti interrogativi su di loro e spero che avranno un romanzo dedicato. April, Megan, Connor e Aaron mi hanno incuriosito moltissimo!

Conosciamo un po’ meglio anche Luca e la sua famiglia, ma, come avevo già detto nella recensione precedente, trovo ancora che sia una figura un po’ sfuggente, come se fosse sullo sfondo, ho proprio la sensazione di averlo conosciuto poco. I suoi sentimenti li viviamo molto indirettamente, i dialoghi tra i due sono pochi e spesso sibillini. Lo vediamo abbandonarsi a comportamenti che a volte ce lo faranno odiare e a volte amare, ma ha dimostrato nel tempo una grande pazienza e capacità di comprensione. Si percepisce che anche lui è semplicemente un ragazzo ferito, nel quale si nasconde l’anima del bambino che era e che cerca ancora l’amore che non gli è stato dato.

“Era il Luca che avevo incontrato la prima volta nel dormitorio femminile: arrogante e presuntuoso. Un sorriso di superiorità gli curvava le labbra. Non mostrava le sue carte, ma sembrava conoscere quelle di tutti gli altri giocatori; in quel modo, si poteva soltanto perdere contro di lui. Tuttavia, la sua espressione controllata cominciò a sbriciolarsi quando mi vide e la freddezza che affiorò nel suo sguardo mi colpì in faccia come uno schiaffo.”

La storia comunque non introduce alcuna nuova tematica particolare ma si presenta come la lineare evoluzione di quello che era stato anticipato nel primo libro, che ha posto infatti le basi per ciò che noi leggiamo in questo secondo romanzo. Vediamo semplicemente Sage e gli altri alle prese con gli esami, il college, le feste e la loro quotidianità, fino alla resa dei conti finale.

“Una voce nella mia testa mi sussurró che era uno sbaglio. Già a Natale era stato abbastanza difficile staccarmi da Luca, e all’epoca il desiderio non era neppure lontanamente intenso come quello che provavo in quel momento.”

Non voglio svelare nulla di più sulla trama e mi rimane poco da dire, se non che sono molto contenta di aver letto questa nuova autrice, che, a parte per alcuni aspetti che ho indicato sopra, ho molto apprezzato. Ha una scrittura lineare e fluida, sebbene talvolta si dilunghi eccessivamente in dettagli un po’ superflui per me. 
Ha dato vita a personaggi giovani ma con la testa sulle spalle, con i loro errori, certo, ma è un libro che può essere letto da persone di tutte le età appunto per l’intelligenza e la maturità dei protagonisti. Leggerò sicuramente i futuri romanzi che spero porteranno in Italia, perché percepisco un immenso potenziale, che sono certa si manifesterà del tutto man mano che l’autrice scriverà e troverà la sua “impronta definitiva”.

4 stelline









Commenti