Recensione "Oblivium" di Martina Battistelli




Alice Jackson ha sempre avuto tutto ciò che desiderava. Ricchezza, popolarità e rispetto erano gli ingredienti principali della sua ricetta per una vita perfetta. Una vita, però, priva di amore. Una tragedia le strappa quel che era rimasto della sua famiglia e decide di fuggire. Si trasferisce a Nottingate, una piccola cittadina dello stato di New York, dove troverà le risposte alle sue domande. Alice non è mai stata una normale adolescente: qui scoprirà di avere capacità straordinarie e di far parte degli Ultimi. Ma una profezia si è diffusa tra la sua gente: il mondo degli Ultimi è in pericolo, e solo lei può cambiarne la sorte, perché è più potente di ognuno di loro. Inizia, per Alice, un tortuoso viaggio alla scoperta di se stessa e di quella vita che non aveva mai visto sotto la giusta prospettiva. Il suo muro di apatia verrà abbattuto da un sentimento infinitamente più forte: l'amore per l'essere più puro che Alice abbia mai incontrato e l'unico in grado di accompagnarla in questo percorso di rinascita. Durante questo viaggio, tra amicizia, amore, morte e tradimenti si delineerà una nuova esistenza complessa e dolorosa, ma anche sorprendente e appagante, se lei avrà il coraggio di affrontarla con la giusta dose di passionalità. Imparerà che una vita senza sentimenti non è vita, ma solo sopravvivenza.


Leggere un libro di Martina Battistelli è come conoscerla da sempre. È come riuscire a vedere la sua anima, i suoi amori, le sue passioni. Lei e la sua scrittura si fondono, danzano insieme, tanto che risulta impossibile scindere le due cose.

Alice è una vera protagonista, piena di difetti e debolezze. Rifiuta i sentimenti, ha paura di mostrarli perché costretta a sopportare, da sempre, situazioni più grandi di lei. Una madre totalmente assente la porterà a crescere da sola ed essere forte per sua sorella minore, Annie.
Un tragico evento, però, la metterà di fronte alla realtà, introducendola in un mondo che mai avrebbe immaginato.

Amori, magia, dolore si fondono in questa storia che mi ha tenuta sveglia tutta la notte.
L'ambientazione è a dir poco perfetta, minuziosa, dettagliata, tanto da riuscire a cogliere ogni elemento del paesaggio, quasi si stesse creando attorno a me; lo stile è semplice e lineare.

Se dovessi trovare un difetto a questa storia, però, parlerei dei dialoghi. A volte li ho trovati un po' troppo prolissi, facendomi perdere il punto della situazione.

Nonostante ciò, consiglio vivamente questo romanzo, promosso a 4 stelle!



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