Recensione "Dove inizia la tempesta" di Nicole Teso



Katrina Ivanova è la figlia del narcotrafficante più potente della Russia. Ha passato anni ad allenarsi per essere all’altezza delle rigide aspettative di suo padre. Ed è sempre stata pronta a tutto pur di compiacerlo, anche a privarsi della propria identità. Tutto cambia quando si imbatte in una spia dei servizi segreti incaricata di sorvegliarla. Malik Bykov è magnetico, sfacciato e pieno di sé. Tra i due è subito guerra. Prima dell’uno contro l’altra. Poi, contro la passione irrefrenabile che nasce in una notte tempestosa. Katrina e Malik si troveranno a fare i conti con i loro stessi segreti. Con le loro stesse bugie. Ma soprattutto con una relazione proibita che potrebbe mettere in serio pericolo le loro vite.

Si sono incontrati in una notte di tempesta.
Cosa accadrà quando saranno alla luce del sole?



TEMPESTA. Che cos’è una tempesta?
Tempesta è quello che scatena la lettura di questo libro. Tempesta è la storia dei suoi protagonisti, tanto breve quanto intensa. Tempesta è Katrina, Malik il fulmine che la scatena.
Nicole Teso, per l’ennesima volta, ci regala un piccolo capolavoro, anche se ancora inconcluso, visto che si tratta del primo volume di una dilogia.
Ho adorato l’impeto con cui l’intera vicenda è stata narrata. La frenesia, la “violenza”, il fuoco che si celano dietro a ogni dialogo, a ogni scena descritta, all’intero intreccio. È assolutamente impossibile non lasciarsi coinvolgere, fino a perdere il respiro, in questo vortice di passioni, desideri carnali, bugie, contraddizioni e vizi. Nessuno dei sentimenti raccontati all’interno di questo romance può definirsi “positivo”, salvo alcune piccole eccezioni, eppure, è proprio la parte taciuta, quella che si lascia all’intuizione, a venire fuori più prepotente che mai, donandoci quella sensazione di “amore assoluto” che contraddistingue tutti i più bei romanzi.
Ho trovato la scrittura della Teso, già precedentemente piuttosto fluida, maturata, fino al punto di potersi permettere quei vezzi tipici degli scrittori di “un certo livello”. Insomma, la sua, è diventata una scrittura, oltre che con un’anima, anche con un carattere, deciso, forte e incisivo. Le sue parole s’imprimono con autorevole grazia sotto la pelle dei lettori, rafforzando in me la convinzione che “nessuna bella storia si scrive da sola”, ai contenuti va aggiunta la maestria di una “buona penna”, quella che sicuramente a Nicole non manca.
Decisamente un libro da leggere, in compagnia del quale arrabbiarci, soffrire, patire, agognare, sperare…





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