BlogTour "Acqua di Sole" di Bianca Rita Cataldi

Ho avuto la fortuna di leggere e presentare Bianca Rita Cataldi per ben due volte nella mia vita, in due paesini pugliesi, ed entrambe le volte in occasione dell'uscita di "I fiori non hanno paura del temporale".
Mi innamorai alla follia di quella storia e, quando sono venuta a conoscenza dell'uscita di "Acqua di sole", ho riprovato le stesse sensazioni avute nella lettura di quel libro, che aveva catturato il mio cuore.


Dopo aver parlato dei Fiorenza sul blog  Cronache di lettrici accanite, oggi soffermiamoci sull'altra famiglia che domina la scena di "Acqua di sole": i Gentile.

I Gentile forniscono ai Fiorenza i fiori per produrre i loro profumi, con cui sono noti nella Bari degli anni Cinquanta.

Ed è proprio con il punto di vista di un elemento della famiglia Gentile che si apre questa storia. È il piccolo Michele che, nel pomeriggio del 31 dicembre 1955, viene interrotto da un urlo che mette in subbuglio tutta la famiglia. Un urlo mai sentito, paragonabile ad un terremoto di cui i piccoli di casa avevano sentito solo parlare. Un urlo che immobilizza tutti nelle loro azioni.

Il pancione di zia Elisa era entrato in quella casa poche ore prima, mentre in quel momento solo le urla regnavano in quelle stanze. Michele non capisce cosa stia accadendo, ma si mette di fronte al quadretto della Madonna di Sovereto e prega, affinché possa salvare il suo cuginetto.

Ed è proprio attribuito alla Madonna di Sovereto il miracolo della vita che nasce, e che porta il nome di Nella Gentile, "venuta al mondo dopo una morte di trenta secondi".

PUGLIA 1956. UNA FAMIGLIA DI PROFUMIERI E UNA DI COLTIVATORI DI FIORI. UNA BAMBINA E UN BAMBINO. UN INCONTRO CHE CAMBIERÀ TANTE VITE.

È l'ultimo giorno del 1955 e sulla campagna intorno a Bari cade leggera la neve, come non si vedeva da tempo. A casa Gentile c’è subbuglio: sta per nascere un bambino. Ma l'urlo della madre fa capire che qualcosa è andato storto. Per fortuna, dopo ore di paura, il Signore fa la grazia e finalmente si può festeggiare il lieto evento, e il nuovo anno. Anche perché lavorare è impossibile: fuori è tutto bianco, e gli uomini della famiglia non possono recarsi nei campi per occuparsi dei fiori che da generazioni danno da vivere ai Gentile. Gli stessi fiori che, sotto un'altra forma, danno da vivere anche ai Fiorenza, la più importante famiglia di profumieri di Bari. E infatti, appena la neve inizia a sciogliersi e campi e strade tornano agibili, dalla città parte Adriano Fiorenza, il primogenito di Claudio, il grande maestro profumiere, e va dai Gentile per ordinare fiori da cui saranno tratte le essenze. Quel giorno Adriano porta con sé sua figlia Teresa, che ha sei anni, e durante quella visita nasce un’amicizia speciale tra lei e il piccolo Michele Gentile, suo coetaneo. È un incontro importante anche per Maria, la zia di Michele, che non avendone di propri lo considera come un figlio. Capisce che il bambino, con la sua straordinaria intelligenza, non può restare in paese, e così, con l’aiuto di Adriano, Michele sarà iscritto alla stessa scuola privata di Teresa, in città. I primi giorni sono difficili, Michele si sente un pesce fuor d'acqua e oltretutto subisce le angherie classiste dei compagni, provenienti dalle migliori famiglie di Bari. Eppure, con tenacia e determinazione, riuscirà a farsi valere. E a scuola rinsalderà la sua amicizia con Teresa e conoscerà la cugina di lei, Vittoria, un poco più grande di loro, una ragazza dal carattere fiero e intraprendente…


Vi aspettiamo domani sul blog di "Silenzio, sto leggendo" per scoprire 5 buoni motivi per leggere "Acqua di Sole"!


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