Segnalazione "È te che aspettavo" di Alessandra Paoloni

Titolo: È te che aspettavo
Autore: Alessandra Paoloni
Genere: novella erotica
Prezzo: ebook 0,99 € (disponibile anche con l'abbonamento KindleUnlimited)
Editore: Self Publishing

Sinossi: Quando ogni cosa sembra perduta è l'amore che salva. Lo sa bene Elly, giovane editor di una piccola casa editrice, che vive in un monolocale con una gatta e una foto di sua sorella Judith, strappata alla vita a causa di un barbaro incidente. Annientata dai sensi di colpa e sconvolta per il lutto familiare, Elly fatica a rimettere assieme i pezzi della sua esistenza.
Norman entra nella sua vita proprio quando il rapporto con i suoi genitori sta per collassare e con esso la volontà di risalire la china. Ma il loro incontro farà scattare una scintilla di sesso e amore, un'attrazione inaspettata e quasi violenta, nella quale affogare il dolore e far riaffiorare sentimenti creduti estinti. La sofferenza allora verrà messa a tacere poiché sarà l'amore a gridare più forte.

Nota dell'autrice: la storia di Elly e Norman non è inedita ma è già stata pubblicata nel marzo del 2014. Tuttavia, dopo tutto questo tempo, una rispolverata al testo era doverosa per una novella che mi è sempre stata cara per i ricordi che porta con sé.


Brevi Estratti:

Quelle erano bocche destinate a incontrarsi, destini già scritti, e corpi che bramavano solo di conoscersi.


«Lo voglio. E voglio che continui a farmi tutte le cose che mi fai.»
La voce di Elly era roca, bassa, tant'è che Norman faticò ad ascoltare e recepire quanto gli aveva appena detto. Con una manciata di parole gli aveva fatto intendere che desiderava la sua presenza e che era soddisfatta del sesso che facevano. Il suo orgoglio maschile si gonfiò più di quanto non gli fosse capitato in passato disteso accanto a una ragazza.
«Mi capita di non pensare al dolore, quando sono sotto di te.»


Come si fa a sgomberare il caos, a ripulire la testa, a fare tabula rasa? Cancellare e riscrivere. Ricominciare e rivivere. Mettere sottochiave per sempre il dolore.
Come si fa?



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