Recensione "KOL-Never Forget" di Elvereth Ahn
Nessuno ha avuto pietà di me. Di noi.
E io non avrò pietà di loro.
Ho lottato per tutta la vita contro la mia oscurità.
Per non perdere il mio cuore.
Ho lottato per tutta la vita contro gli incubi.
Per non impazzire.
Ma quando il mio sporco passato ritorna, più crudele che mai, sono disposto a perdere tutto. Per l’unica persona che mi ha dato la forza di combattere quando eravamo dei bambini soli e terrorizzati, in una stanza buia e senza via d’uscita.
Sofie.
L’ho protetta con tutto me stesso. Era l’unica cosa importante.
E lo è ancora.
Continuerò a proteggerla.
Perché la nostra promessa è incisa nel mio sangue e sulla mia pelle, come una ferita che non può rimarginarsi.
Sempre e per sempre.
A qualsiasi costo.
“Ti vorrei incontrare altre mille e mille volte ancora, per l’eternità.
Anche in una stanza buia e asfissiante, terrorizzati e affamati.
Ti vorrei incontrare di nuovo anche così, Sofie.”
Un uomo che non ha avuto paura e ripensamenti nel sporcarsi le mani.
Sofie.
Una donna che non è riuscita a rimanere illesa dalle oscurità del mondo.
Kol e Sofie.
Una storia difficile da dimenticare, da superare, da cancellare.
Due personaggi legati da un filo invisibile che prima o poi si tenderà per poter permettere ad entrambi di ritrovarsi.
Un viaggio oscuro, tormentato, distruttivo, ma imperdibile.
Ho amato come l'autrice abbia descritto il rapporto tra loro tre che, nonostante tutto, ci sono sempre l'uno per l'altro.
Ho amato il modo in cui Sofie e Kol si approccino l'uno all'altra. Il modo in cui affrontano tutto. Il modo in cui si lascino andare ai sentimenti che aleggiano tra loro.
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